Di Carlo A.

Dalla sua scoperta nel 1915, la biologia e il comportamento dell’enorme spinosauro (Spinosaurus) ha fatto discutere gli scienziati. Solo ad aprile 2020, lo studio “Tail-propelled aquatic locomotion in a theropod dinosaur”, pubblicato su Nature da un team internazionale di 16 ricercatori, aveva rivelato che il dinosauro era un predatore acquatico, che utilizzava la sua grande coda per nuotare e inseguire attivamente i pesci nell’acqua. Ma il nuovo studio “Evaluating the ecology of Spinosaurus: Shoreline generalist or aquatic pursuit specialist?”, appena pubblicato su Palaeontologia Electronica da David Hone della Queen Mary University of London e Thomas Holtz, Jr. dell’università del Maryland e del National Museum of Natural History, mette in dubbio questa recente ipotesi sulle abitudini dello Spinosaurus, suggerendo che «Sebbene probabilmente si nutrisse dall’acqua e potrebbe aver nuotato, non era ben adattato alla vita di un predatore acquatico. Invece era come un airone o una cicogna gigante (anche se incapace di volare) che catturava i pesci dalla battigia mentre predava anche qualsiasi altra piccola preda disponibile sulla terra o nell’acqua». Due ricercatori hanno confrontato le caratteristiche dello spinosauro con i teschi e gli scheletri di altri dinosauri e di diversi rettili viventi ed estinti, sia terrestri che acquatici o anfibi e hanno scoperto che «Mentre c’erano diverse prove che contraddicevano il concetto di predatore acquatico ad inseguimento, nessuna contraddiceva il modello simile a un trampoliere come un airone e varie linee di evidenza lo sostenevano attivamente». Hone ha ricordato che «La biologia e l’ecologia dello Spinosaurus preoccupano i paleontologi da decenni. Alcuni studi recenti suggeriscono che fosse un predatore da inseguimento, ma mentre potevano nuotare, non sarebbe stato abbastanza veloce o efficiente per farlo in modo efficace. I nostri risultati suggeriscono che l’idea della caccia ad agguato è supportata molto meglio, anche se è leggermente meno entusiasmante». Holtz fa notare che «Lo Spinosaurus era un animale bizzarro anche per gli standard dei dinosauri e, a differenza di qualsiasi cosa viva oggi, quindi cercare di capire la sua ecologia sarà sempre difficile. Abbiamo cercato di utilizzare le prove a nostra disposizione per avvicinarci al meglio al suo modo di vivere. E ciò che abbiamo trovato non corrispondeva agli attributi che ci si aspetterebbe da un predatore acquatico tipo una lontra, un leone marino o un plesiosauro dal collo corto». Si pensa che lo Spinosaurus fosse uno dei più grandi dinosauri carnivori: probabilmente raggiungeva i 15 metri di lunghezza. I primi fossili conosciuti di Spinosaurus vennero distrutti dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, il che ha ostacolato i tentativi dei paleontologi di comprendere queste insolite creature. Una delle prove chiave portate alla luce dai ricercatori riguardava la capacità di nuotare del dinosauro, ma era già stato dimostrato che lo Spinosaurus era un nuotatore meno efficiente di un coccodrillo e che aveva anche meno muscoli della coda, inoltre, a causa delle sue dimensioni, faceva molta più resistenza in acqua. Hone conferma: «I coccodrilli sono eccellenti in acqua rispetto agli animali terrestri, ma non sono così specializzati per la vita acquatica e non sono in grado di inseguire attivamente i pesci. Se lo Spinosaurus aveva meno muscoli sulla coda, meno efficienza e più resistenza, allora è difficile pensare come questi dinosauri potrebbero aver inseguito i pesci in un modo che i coccodrilli non possono fare. Certamente, va aggiunto che le prove indicano che lo Spinosauro si nutrisse in parte, anche principalmente, nell’acqua, probabilmente più di qualsiasi altro grande dinosauro. Ma questa è un’affermazione diversa da quella che era un nuotatore veloce che inseguiva le prede acquatiche». Hone conclude: «Sebbene il nostro studio ci fornisca un quadro più chiaro dell’ecologia e del comportamento dello Spinosaurus, ci sono ancora molte domande e dettagli in sospeso da esaminare con studi futuri e dobbiamo continuare a rivedere le nostre idee mentre accumuliamo ulteriori prove e dati su questi dinosauri unici. Questa non sarà l’ultima parola sulla biologia di questi meravigliosi animali».

Nel 2020 uno studio di Nature propose che Spinosaurus usasse la potente coda per inseguire i pesci di cui si nutriva, oggi sappiamo però, grazie allo studio del 2021 che Spinosaurus era un predatore da imboscata simile a un trampoliere, e probabilmente alcuni tratti anatomici come la coda, la vela e gli elementi cranici gli sarebbero serviti per la comunicazione intraspecifica. 

Modelli di resistenza Spinosaurus: trampoliere (in alto) e modello da inseguimento (in basso). Le frecce nere indicano una maggiore resistenza, quelle bianche una minore resistenza causata da alcuni tratti anatomici. Il modello meglio supportato, è quindi quello da imboscata (trampoliere).

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