1-Vita
Ildegarda di Bingen, nata nella città di Bermershein vor der Hohe nel 1098, era l’ultima di dieci fratelli. Le sue visioni cominciarono a manifestarsi fin da quando era piccola e questo segnerà la sua vita. All’età di otto anni, a causa della sua cagionevole salute, fu messa nell’Abbazia di Disibodenberg dai nobili genitori, Ildeberto e Matilda di Vendersheim, dove fu educata da Jutta di Sponheim. Prese i voti tra il 1112 e il 1115 grazie al vescovo Ottone di Bramberga. Alla morte di Jutta (Giuditta), Ildegarda le succedette come “magistra” (ossia “priora”) col consenso delle poche consorelle dell’Abbazia. Pochi anni dopo si trasferì nel monastero di Rupertsberg, da lei stessa fondato nel 1150 a Bingen, dove scrisse la sua unica biografia. Nel 1165 fondò un’ulteriore Abbazia ad Eibingen, tutt’ora esistente e visitabile. Ebbe rapporti difficili con la chiesa, anche se, quando fu ritenuta un’autorità all’interno di essa, papa Eugenio III (nel 1147) lesse alcuni dei suoi scritti riguardanti le sue visioni e la autorizzò ad esporle in pubblico. Diede, inoltre, un notevole contributo alle scienze naturali e alla medicina, scrivendo due trattati enciclopedici. Era un’appassionata di arte, musica, scrittura, medicina, cucina. Muore nel 17 Settembre 1179. Ad oggi si ricorda come monaca, santa, scrittrice, teologa e mistica, profetessa, guaritrice, erborista, naturalista, filosofa, cosmologa, artista, poetessa, drammaturga, musicista, linguista e consigliera politica.
2- Le sue opere e i suoi scritti
Scrisse molte opere, qua sotto riporto 4 delle sue più famose.
~ la “trilogia profetica”: Scivias, Liber vitae meritorum, Liber divinorum operum.
~ gli scritti naturalistici: Liber subtilitatum diversarum naturarum creaturarum
3- La sua “lingua ignota”
La Lingua ignota è un sistema alfabetico ideato da Ildegarda di Bingen, che utilizzava per fini mistici. Questo particolare linguaggio utilizza un alfabeto di 23 lettere, definite litterae ignotae (lettere ignote, in italiano). Ildegarda descrisse parzialmente la lingua in un’opera intitolata Lingua ignota per simplicem hominem Hildegarden prolata della quale, tuttavia, sono sopravvissuti solo due manoscritti, entrambi risalenti al 1200. Nell’immagine riportata sotto si possono vedere le “lettere” della Lingua ignota.
4- Cucina: le ricette salutari di Ildegarda
Ildegarda ideò anche diverse ricette salutari per il nostro corpo. Ve ne riporto due qui:
~ biscotti energetici: lavorare il burro a temperatura ambiente fino a che diventa cremoso.
Mettere la farina sul piano di lavoro. Aggiungere lo zucchero, le mandorle tritate, le uova e le spezie. Impastare il tutto e quando è ben amalgamato, mettere l’impasto in frigo o comunque al freddo per almeno 30 minuti. Stendere la pasta e dare forma ai biscotti con 2 o 3 mm circa di spessore. Cuocere in forno su una teglia foderata con carta da forno a 150/170° C
fino a quando non diventano dorati, 20/25 minuti circa. Sono biscotti adatti ai bambini e studenti per la concentrazione, per l’equilibrio del sistema nervoso, in caso di debolezza. Non mangiarne più del necessario per non avere effetti contrari. Si consigliano 3 biscotti al giorno per i bambini e 5 per gli adulti.
~ l’Habermus (la colazione perfetta): Mescolare il semolino nell’acqua fredda e continuando a mescolare, portare ad ebollizione. Aggiungere lo zucchero (o il miele), le spezie e continuare la cottura dolce per 5-10 minuti. Aggiungere la mela a pezzetti negli ultimi 4 minuti di cottura. Spargere le mandorle e i semi di psillio sulla mousse cotta. Insaporire secondo il proprio gusto con l’uvetta sultanina oppure mirtilli rossi essiccati ed un po’ di succo di limone. L’Habermus favorisce la circolazione sanguigna.
5- Gli studi di Ildegarda su erbe e fiori
Anche in questo caso, Ildegarda di Bingen, studiò e scrisse vari rimedi utilizzando erbe e/o fiori. Ve ne riporto due qua sotto:
~ lavanda: Il vino alla lavanda è utile in caso di dispnea dovuta a danni epatici o polmonari, insufficienza cardiaca, congestioni polmonari con o senza edema, migliora l’attività celebrale aumentandone le capacità cognitive. Il profumo dei fiori di lavanda rilassa il sistema nervoso, libera la mente e favorisce il sonno. L’Olio di lavanda è utile in caso di precancerosi , tumore.
In caso di neoplasia massaggiare la parte interessata con olio di lavanda, e dopo le sedute chemioterapiche.
~ piretro: In caso di disturbi digestivi, debolezza, malnutrizione, diabete, dispepsia, riduce i “succhi cattivi” nel corpo, previene i processi di decomposizione nell’intestino, stimola le prestazioni cerebrali, in caso di anemia perniciosa (carenza di vitamina B12), regola la flora intestinale, preserva la salute, contro la malaria.
6- La musica di Ildegarda Nell’opera di Ildegarda, la sinfonia dell’anima è un concetto chiave tanto quanto la forza vitale. Nelle sue visioni, Ildegarda sentì elogi di angeli, lamenti su persone e canti delle forze di guarigione divine. Tra il 1150 e il 1158 furono creati 77 inni di lode per i grandi della fede ed il miracolo della creazione. Con la sua danza-canto “ Ordo Virtutum”, Ildegarda usa la danza e la musica come mezzo di guarigione per le persone cadute nel disordine. Come nessun altro mezzo, la danza e la musica sono in grado di riportare le persone all’armonia interiore ed esteriore. https://youtu.be/aRami202tTg (la sinfonia di Ildegarda)
7- L’opinione di Ildegarda sulle pietre preziose
Ildegarda ha studiato anche le pietre preziose. Vi riporto 2 suoi pensieri su queste ultime:
~Calcedonio: “Si forma quando il sole ,dopo l’ora dei vespri è già pressoché tramontato, quando l’aria è ancora un po’ calda. E’ per questo che esso trae il proprio calore dall’aria piuttosto che dal sole e ha grandi virtù”.
“Il calcedonio si porta a contatto della pelle o su una vena. Questa vena ed il sangue prendono il calore e la forza della pietra che allontana le malattie dall’uomo e lo rende resistente alla collera: diventa talmente pacifico nei suoi comportamenti che nessuno sarà capace di offenderlo o farlo arrabbiare, anche se ne avrebbe ragione”.
~Sardio: “E se l’udito è peggiorato a causa di qualche malattia, si intinga questa pietra nel vino puro e così si inumidisca un panno di lino e lo si appoggi sull’orecchio sordo. Sopra si metta un po’ di ovatta affinché il calore della pietra penetri nell’orecchio, ciò lo deve fare spesso e recupererà l’udito.”