La preistoria è un periodo di tempo parecchio lungo, nel quale molte specie animali, fra cui anche l’uomo, si sono evolute (ad esempio: l’uomo è passato da erectus a neanderthal a sapiens, evolvendosi e imparando nuove cose utili per la loro vita di tutti i giorni).
Gli animali nella preistoria erano molti e alcuni si sono perfino estinti. Per risalire all’età di uno scheletro, gli archeologi e gli storici, misurano la sua radioattività. Infatti tutti gli esseri contengono un isotopo (il carbonio 14) che, disintegrandosi, emette una certa radioattività. Gli storici e i fisici riescono a riconoscere e captare questo segnale con i loro apparecchi elettronici. Poiché la sua intensità diminuisce, con la passare del tempo, in modo regolare, è possibile risalire all’età dello scheletro.
Come sappiamo tutti, i dinosauri sono vissuti prima dell’uomo e si sono estinti prima di conoscere questi ultimi. Ancora non si sa precisamente come i dinosauri si siano estinti, ma si pensa che questo sia accaduto per colpa di un gigantesco meteorite che li ha fatti estinguere. Non dimentichiamoci, però, che il meteorite potrebbe essere stato “aiutato” nel far estinguere i dinosauri da nuvole di cenere che nascondono il sole, dalle piante che, per gli erbivori, scarseggiavano e per gli enormi vulcani nella zona dell’attuale India cominciavano ad entrare in attività. Nell’era dei dinosauri, i mammiferi erano di piccole dimensioni perché potevano essere uccisi, azzannati, mangiati dai dinosauri. Dopo la scomparsa di questi ultimi, i mammiferi si sono potuti sviluppare e hanno invaso tutto il pianeta Terra. Fra i mammiferi ci sono i primati, i cosiddetti antenati dell’ homo sapiens. I primati si adattarono alla vita sugli alberi e piano piano, sono riusciti ad evolversi e a colonizzare tutto il mondo. Gli scienziati pensano che i primi ominidi si siano alzati in piedi per vedere oltre le alte erbe della savana. I primi ominidi sarebbero quindi riusciti a diventare bipedi, che aiuterà l’homo a cacciare, spostarsi in zone diverse ecc…
Il primo reperto di australopiteco trovato nel 1974 da dei paleontologi francesi e americani fu chiamato Lucy probabilmente perché i suoi scopritori stavano ascoltando una canzone intitolata proprio Lucy. Dopo gli australopitechi, vengono i primi uomini (L’homo habilis). Esso viene considerato il primo uomo dagli storici perché ha una testa più “piena” ed il cervello più evoluto. L’homo habilis comincia ad usare degli utensili, utili per i lavori giornalieri e per cacciare, fatti principalmente in pietra e legno. Possiamo però trovare anche il “chopper”, una pietra scheggiata con un margine tagliente solo da un lato. Se invece la pietra è scheggiata più accuratamente alle due estremità, diventerà un vero utensile. I primi uomini scoprono il mondo grazie ai loro piedi! Camminavano per cercare nuove prede e per cercarsi da vivere. Il primo ad aver fatto questa azione è l’homo erectus. Essi diventano piano piano più intelligenti e scoprono nuove cose, come il fuoco che, si, era pericoloso, ma poteva anche riscaldare le grotte e allontanare gli animali carnivori affamati. È trascorso molto tempo da quando l’uomo è riuscito a vedere il fuoco in natura e da quando è riuscito a domarlo e accenderlo da solo. Man mano che gli uomini hanno imprato a gestire il fuoco, gli uomini si sono spostati anche nelle, regioni più fredde. Tornando agli utensili, l’homo erectus, ne creò uno nuovo: l’amigdala. Con il passare del tempo l’homo erectus perfeziona il taglio dell’amigdala rendendola sempre più precisa e/o tagliente. Gli uomini si evolvevano sempre di più e in meglio, fino ad arrivare all’ultima glaciazione. Il clima cambia passando da un periodo caldo ad uno freddo e gli uomini riescono lo stesso ad adattarsi a questi cambiamenti climatici. Con il freddo arrivano animali del freddo, coperti da della pelliccia, come ad esempio il mammut, che regnava sulle pianure ghiacciate della Siberia, della Spagna e di tutto quello che c’è in mezzo a queste due. Gli uomini di Neanderthal vengono prima dei sapiens, ma dopo l’erectus e l’habilis. Gli homini di Neanderthal si sono adattati al clima molto freddo. Il loro fisico si è trasformato per lottare meglio contro il gelido che avevano intorno. Per esempio, il loro naso si è allargato ed ingrossato. Ad essi piaceva molto la carne di bisonte, ed erano diventati esperti nella caccia per potersi procurare la carne di questo animale. Tuttavia gli incidenti in caccia erano frequenti: alcuni cacciatori rimanevano feriti.
I neandertaliani hanno cominciato a seppellire i morti per primi, il defunto veniva deposto in una grande fossa rettangolare o rotonda. La fossa era ricoperta di terra e talvolta anche di pietre e sassi.
l’homo di Neanderthal cominciò ad avere un proprio linguaggio, per capirsi meglio fra di loro, infatti secondo gli storici e gli scienziati che hanno studiato i crani degli uomini preistorici, i neandertaliani e gli uomini di Cro-Magnon sapevano parlare. Anche gli utensili diventano più precisi e fatti meglio: gli uomini di Cro-Magnon fabbricavano armi e punte di roccia o pietra sorprendentemente regolari e realizzati con molta precisione. Cominciarono a ad usare del colorante naturale per dipingere sulle grotte e comunicare fra di loro attraverso i disegni. Gli artisti usavano una specie di impalcatura per dipingere la parte più alta delle grotte. Oltre alla caccia i magdaleniani cominciano anche a sviluppare la pesca e a creare armi specifiche per catturare animali terrestri o marini. Inventarono una specie di nassa per catturare animali marini di piccole dimensioni, pesci e crostacei. L’homo comincia a cucinare i cibi e non li mangia più crudi come una volta. Essi hanno inventato il barbecue e la cottura su pietra. Come se non bastasse sono i cacciatori a costruire le prime abitazioni realizzate in pelle, ossa, sassi ecc… Per ripararsi dai venti glaciali delle pianure, i cacciatori del Nord dell’Europa scavano fosse nelle quali costruiscono la loro capanna. Per dormire, gli homini si isolavano dal suolo con rami ed erbe che ricoprivano con delle pelli di origine animale. Creano loro i primi vestiti e i primi ornamenti, creati anche essi con le pelli animali. L’invenzione dell’ago ha rivoluzionato il modo di vestire degli uomini preistorici. Si sono trovate circa 120 statuette femminili nel paleolitico. Queste venivano chiamate veneri. Le sculture più antiche che sono state ritrovate risalgono a 35 000 anni fa. Sono state scolpite nell’osso. Oltre all’arte delle statuette possiamo anche notare l’arte nelle grotte, come quella di Chauvet, in Francia, dipinta con più di 400 animali che risalgono a 32 000 anni fa, quindi la più antica mai stata ritrovata!
Si passa adesso al Neolitico, chiamato anche nuova età della pietra, dove gli uomini di questo periodo levigano e migliorano le loro pietre con la sabbia, rendendole più lisce e più utilizzabili come attrezzi. Nel Neolitico nasce anche l’agricoltura, il momento in cui l’uomo diventa sedentario. Essa è nata nel vicino Oriente e si coltivavano soprattutto il frumento, il grano e il mais. Cominciano ad addomesticare animali e a creare l’aratro, prima trainato dagli uomini stessi e poi dagli animali addomesticati. Si costruirono villaggi e case costruite con mattoni di argilla. Si appassionano all’artigianato, creando così vasi e vasellame. Scoprirono come si lavora la lana e crearono così nuovi abiti più leggeri e morbidi. Gli uomini hanno inventato gli altiforni, dove riscaldavano minerali per creare armi, gioielli, utensili…
Infine gli uomini creare vere e proprie città inventano la scrittura, che si è modificata mano a mano che è venuta a noi.