L’ansia è un’emozione caratterizzata da preoccupazione e inquietudine, che talvolta può arrivare a diventare paura. Il termine “ansia” deriva dal latino angĕre, che singifica “stringere”.
Questa emozione può presentarsi in due modi: l’ansia normale e l’ansia patologica.
L’ansia normale è uno stato di tensione fisica e psicologica, mentre l’ansia patologica colpisce più o meno notevolmente il funzionamento della mente.
L’ansia presenta vari sintomi: cognitivi, comportamentali, psicologici e fisici.
I sintomi cognitivi dell’ansia sono senso di vuoto mentale, sensazione crescente di pericolo, ricordo di pensieri negativi, sensazione di essere osservati o di essere al centro dell’attenzione.
Il più frequente sintomo comportamentale è l’evitamento, cioè il tenersi lontano da tutte quelle situazioni che possono provocare ansia.
I sintomi psicologici sono preoccupazioni eccessive per questioni secondarie, impazienza, poca concentrazione, disturbi della memoria, disturbi del sonno.
I sintomi fisici dell’ansia, invece, sono tensioni, elevata sudorazione, aumento della frequenza cardiaca, nausea, vomito, formicolii, tremori.
Alcuni studiosi dividono i sintomi fisici in quattro gruppi: i sintomi cardiorespiratori (tachicardia, dispnea, sensazione di affogare), sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, mal di stomaco, dolori addominali), sintomi vestibolari (vertigini, sensazioni di svenimento) e sintomi psicosensoriali (disorientamento, depersonalizzazione, derealizzazione).
I disturbi d’ansia, secondo la classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali quinta edizione (DSM-5), possono essere classificati in:
- Disturbo d’ansia da separazione (SAD), condizione psicologica in cui l’individuo ha un’ansia eccessiva al momento di lasciare la propria casa o di separarsi da persone a cui è particolarmente attaccato.
- Mutismo selettivo, che è caratterizzato dall’incapacità di parlare in alcune situazioni sociali
- Fobia specifica, ossia una forte paura nei confronti di un elemento specifico
- Disturbo d’ansia sociale, condizione di disagio e paura che l’individuo prova in situazioni sociali nelle quali c’è la possibilità di essere giudicati, di sembrare ridicoli o incapaci e essere umiliati davanti agli altri
- Disturbo di panico, il quale si verifica quando si hanno attacchi di panico ripetuti e inaspettati
- Agorafobia, la paura di trovarsi in situazioni da cui non sia possibile fuggire o ricevere aiuto in caso di pericolo
- Disturbo d’ansia generalizzata (DAG), caratterizzato dalla presenza di sintomi d’ansia e uno stato di preoccupazione costante ed eccesiva
- Disturbo d’ansia indotto da sostanze o farmaci
- Disturbo d’ansia dovuto ad una condizione medica
- Disturbo d’ansia con altra specificazione
- Disturbo d’ansia senza altra specificazione
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali quinta edizione (DSM-5) sono stati dedicati capitoli a parte a: - Disturbo ossessivo-compulsivo e correlati
- Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti
L’ansia patologica non è da sottovalutare, è per questo che bisogna richiedere l’intervento di uno specialista che saprà diagnosticare quale tipo di disturbo affligge il paziente e quale trattamento è meglio seguire.
Generalmente, l’ansia può essere trattata con la psicoterapia, con la terapia farmacologica o con una combinazione delle due.
Ci sono tanti modi per affrontare, combattere e limitare l’ansia. Questi sono 10 piccoli consigli che possono aiutare:
- Analizzare il problema nell’insieme e cercare di vederne un aspetto positivo
- Avere uno stile di vita sano
- Continuare a condurre la vita di sempre
- Affrontare il problema
- Circondarsi di persone care alle quali confidare le proprie paure
- Fare cose piacevoli o praticare l’altruismo
- Volersi bene e avere fiducia in se stessi
- Fare esercizio fisico, yoga, meditazione
- Parlare dei problemi che non si riesce ad affrontare da soli con uno specialista
- Trasformare il problema in un punto di forza