Come non cominciare questo articolo con la nostra bandiera? Probabilmente la vediamo tutti i giorni e, ovviamente, sappiamo già i suoi colori: verde, bianco e rosso.
Questo cibo è ormai diventato il simbolo dell’Italia. Creata da Raffaele Esposito, può essere condita da molti alimenti, come carciofi, olive, pomodori, salame piccante, salsiccia, prosciutto cotto, funghi ecc…
E’ un’arte tramandata dagli etruschi, quella degli orafi di Firenze, che producono oggetti di oreficeria conosciuti a livello internazionale. I turisti che vogliono prendersi come ricordo questi oggetti sono sempre più numerosi.
Il primo sport ad utilizzare la maglia azzurra come simbolo italiano fu il calcio. Dal 1911, l’anno in cui questa fu adottata, la maglia azzurra divenne il simbolo degli atleti che rappresentano il nostro Paese.
I pupi sono delle specie di marionette tipiche della Sicilia. Ognuno di essi rappresenta un preciso paladino, ognuno con corazza e mantello.
La maiolica è un tipo di produzione attraverso la ceramica di vasellame. Prendono il nome dall’ isola di Maiorca, che era uno dei centri più attivi nel commercio di queste preziose ceramiche.
Il vetro di Murano è il nome che prendono i vetri artistici prodotti proprio nella città di Murano, isola della laguna di Venezia.
Le maschere veneziane vengono tutt’oggi usate a Venezia, ovviamente, nel periodo della festività del Carnevale. La bauta è una tra le più famose.
Il corno napoletano, conosciuto anche con altri nomi, come cornicello o cornetto, è considerato un simbolo di buon auspicio per la sua forma, che ricorda quella di una falce.
L’arte di intrecciare questo particolare materiale è praticata soprattutto nell’isola di Ischia. Con la rafia, le donne di Ischia, hanno trovato il modo di creare cesti, ventagli in paglia, cappelli, contenitori…
La pietra leccese veniva anticamente usata nella zona di Salento per creare chiese/palazzi. Ad oggi viene, invece, usata per costruire oggetti di dimensioni certamente più piccole, come orologi, souvenir, lampade e monili.
L’arte di lavorare la terracotta è antichissima e proviene dalla Toscana. Con questo materiale si creano vari oggetti, come: vasi, calamite, salvadanai, souvenir…
Anche questa è una tradizione artigiana, proveniente dalla Valle D’Aosta. E’ una coppa di vino chiusa da un coperchio, con tanti beccucci.
Riuscire ad intagliare le pipe di Cantù è una vera e propria tradizione, tramandata da padre in figlio. Alcune di queste pipe lombarde sono piene di intagli, dei veri pezzi da collezione!
Secoli di storia sono risaliti al mondo grazie a queste tovaglie umbre, realizzate in tela di lino bianco e bande tessute con trame di cotone blu. Sono un oggetto da Perugia ormai conosciuto in tutto il mondo.
E’ una carta molto pregiata, prodotta fin dal Medioevo e realizzata con canapa e cotone. A questo tipico oggetto della costiera Amalfitana è stato anche dedicato un museo.
Questo oggetto tipico calabrese viene posto negli interni o sui tetti delle case come simbolo di buon auspicio. I turisti scelgono proprio quelle con l’aspetto più grottesco e inquietante per assicurarsi una vita piena di fortuna.
E’ un oggetto tipico di Matera, precisamente un fischietto di argilla rigorosamente a forma di gallina. Viene lavorato e colorato a mano, come vuole la tradizione della Basilicata.
Tutti quanti conosciamo questo famoso strumento, ma non tutti conoscono che è di origine italiana. I liutai (coloro che producevano strumenti a corda) più famosi erano gli Amati, i Guarnieri, Antonio Stradivari e Gasparo da Salò.
Terminiamo la lista di questi 20 oggetti tipici della cultura italiana con la tipica imbarcazione veneziana: la gondola. Tutt’oggi si può decidere di fare un giro in gondola per la laguna di Venezia.