La scoperta della grotta più antica al mondo:

È stata scoperta in una fredda Domenica di Dicembre del 1994. Tre speleologi stanno facendo una passeggiata nelle colline del Cirque d’Estre, nel sud della Francia. In fondo a una caverna si accorgono di una leggera corrente d’aria che esce da un foro. Riescono ad aprire un varco e scoprono una grande grotta piena di animali dipinti sulle pareti. I tre speleologi non sanno ancora di aver scoperto una grotta che risale a 30 000 anni prima e che quelli sulle pareti sono i dipinti più antichi del mondo.

I dipinti sulle pareti:

La grotta di Chauvet, chiamata così dal nome di uno dei suoi scopritori, contiene soprattutto dipinti animali, alcuni dei quali estinti. Gli animali sono dipinti molto realisticamente. Le linee di contorno (in nero) cambiano lo spessore e l’intensità, mostrando alcuni animali in primo piano e altri sullo sfondo. Alcune parti del corpo degli animali sono sfumate per dare il senso di volume. Questo ci permette di capire che sapevano usare il colore e il chiaroscuro e riuscivano a combinare la pittura con l’incisione su roccia.

Riassunto:

1(soggetto) grotta di chauvet e raffigurazioni di animali

2(stile) le figure sono rappresentate in modo realistico e danno il senso di volume

3(significato) la funzione potrebbe essere quella di buon auspicio per la caccia o descrivere gli animali dell’epoca.

3 Replies to “La grotta di Chauvet di Irene B.”

  1. Brava Irene, ho letto con piacere tutti gli articoli! Ho apprezzato in particolare quello che mi hai dedicato sulle donne nella matematica, un argomento che mi sta a cuore, grazie!
    La tua profe Sara Mastaglio

  2. Bravissima Irene, eccellente articolo!
    Se avrai voglia potrai scriverne uno su un argomento di religione che ti è particolarmente piaciuto.
    Continua così!
    Sono fiero di te.

    Ciao

    Profe Quare

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