Ci sono diversi colori, e ognuno di questi, in Giappone, rappresenta un emozione.
Il rosa preannuncia la primavera, il marrone simboleggia la terra, le sfumature indicano stagioni e stati d’animo.

I VARI COLORI, LE STAGIONI E COSA RAPPRESENTANO

Alla primavera si attribuivano i colori blu e verde e la direzione era l’oriente.
All’estate si attribuiva il colore rosso e la direzione era il meridione.
All’autunno si attribuiva il colore bianco e la direzione era l’occidente.
All’inverno si attribuiva il colore nero e la direzione era il settentrione.
Il colore giallo contraddistingueva il centro.
Blu, rosso, bianco, nero e giallo erano considerati colori positivi, che regalavano felicità, mentre gli altri colori, come il viola, ad esempio, venivano considerati negativi.

Di equilibri raffinatissimi e studiati, come le mosse per allacciare bene un kimono, il lembo sinistro sempre su quello destro (l’unica eccezione sono i funerali), le maniche più lunghe (furisode) per le ragazze nubili, gli ornamenti per i capelli, kanzashi.
Grigio avorio, grigio perla, grigio carbone. Un tono in più o un tono in meno
cambiano completamente il significato di un indumento. Ad esempio: il bianco e il nero, se accostati all’oro esprimono gioia, se abbinati all’argento, tristezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.