Mary Anning (1799-1847) è stata una paleontologa inglese. Viveva in una piccolissima casetta sulla costa meridionale dell’Inghilterra.
Mary non poteva andare a scuola perché la sua famiglia era molto povera, ma imparò da sola a leggere e scrivere.
Studiò la geologia per conoscere meglio le rocce e l’anatomia per capire meglio gli scheletri che trovava sulla spiaggia.
Eh sì, perché il mare e le burrasche scavavano la costa rivelando moltissimi fossili. Inizialmente vendeva i reperti che trovava, poi, dopo la morte del padre, iniziò a fare la paleontologa come lavoro.
Un giorno, Mary vide qualcosa spuntare da una roccia.
Incuriosita, prese il suo scalpellino e dopo un po’ scoprì un fossile molto strano: innanzitutto, era lungo ben nove metri. Poi, aveva un lungo becco, ma non sembrava un uccello. Aveva file di denti aguzzi, ma non era uno squalo. Aveva le pinne, ma non era esattamente un pesce. Aveva anche una lunga coda.
Era un animale mai scoperto prima di allora, e Mary lo chiamò “ittiosauro”, pesce-lucertola.
Le sue scoperte rivelarono che sulla Terra c’era la vita già da centinaia di milioni di anni, capovolgendo le credenze di quell’epoca! Ben presto, tutti vollero andare a trovare la paleontologa che amava fare le passeggiate in riva al mare.